Metabolizzare una perdita invisibile durante il Coronavirus

Idee per far fronte a cambiamenti imprevisti

Affrontare perdite inaspettate è sempre una sfida. La vita cambia improvvisamente e ci troviamo a dover fare i conti con le conseguenze, evidenti e non. 

Ma in alcuni casi, affrontare ciò che non è visibile può essere molto più difficile che affrontare l’ovvio.

Durante l’attuale crisi del coronavirus, sembra che ogni giorno porti con sé nuove sfide da affrontare. Tutto ciò che ieri era normale, oggi sembra impossibile. Il lavoro, le lezioni, le relazioni, andare dal punto A al punto B – tutto sembra essere diverso rispetto a poco tempo fa. 

Ci sono evidenti cambiamenti e implicazioni che possiamo vedere. Ma con qualcosa di così totalizzante come la pandemia globale che ci circonda, sicuramente ci troviamo a subire delle perdite, che noi lo vogliamo ammettere oppure no. Potremmo renderci conto che qualcosa non va, perché proviamo dolore e tristezza, ma la perdita in sé e per sé può rimanere invisibile e senza nome.

Come possiamo affrontare il dolore di una perdita, anche nelle piccole cose? Quando tutto è diverso, cosa possiamo fare per affrontare il cambiamento in modo sano?

Dai un nome alle perdite

Sembra così semplice, ma è molto difficile da fare. 

Le perdite potrebbero sembrare così banali che è difficile identificarle: prendersi un caffè con un amico, andare a vedere un film al cinema, fare una vacanza che aspettavi da tempo. 

Oppure le tue perdite possono essere più significative: un matrimonio in sospeso, un lavoro che adesso devi svolgere dalla cucina, l’assenza di un’interazione quotidiana con amici e colleghi. Forse è il fatto che lavoro, scuola e casa si trovano ora nello stesso posto.

Qualunque siano le perdite, il primo passo è identificarle. Prenditi del tempo per rallentare, valutare i tuoi sentimenti ed elencare le cose che hai perso.

A volte potremmo pensare che le nostre perdite non abbiano un gran peso in confronto alle sofferenze globali. Potremmo essere condizionati a guardare il lato positivo e a rimanere ottimisti. E mantenere un atteggiamento di gratitudine ha sempre grande valore. 

Ma una perdita è sempre una perdita, indipendentemente dai risvolti positivi. E senza dare un nome alle perdite, è impossibile elaborare bene le nostre emozioni. Il dolore di una perdita, anche se piccola, fa comunque male. Far finta che non faccia soffrire non è utile. Piuttosto, trasmette un messaggio sbagliato, perché è come dire che ciò che stiamo affrontando non era poi così importante. E questo non è affatto vero.

Quindi, inizia a dare un nome alle cose che hai perso, alle cose che sono cambiate e alle cose che ti mancano. 

Dai un nome alle tue emozioni

Una volta identificate le nostre perdite, possiamo proseguire dando voce ai nostri sentimenti. Per alcune persone, questo è un processo semplice. Ma altri di noi potrebbero avere difficoltà ad esprimere i propri sentimenti, soprattutto quelli negativi.

Dar voce ai tuoi sentimenti è importante, perché può indirizzarti verso la comprensione delle loro cause. C’è differenza tra l’essere arrabbiati, essere delusi ed essere frustrati. Sono tutti sentimenti negativi, ma fare chiarezza riguardo a ciò che stai provando ti potrebbe aiutare a capire il perché tu ti senta così. 

I cambiamenti e le perdite che stiamo vivendo a causa del coronavirus potrebbero farci sentire intrappolati, impotenti, impauriti o delusi. 

Queste sono parole potenti. E parte del loro potere è che ci aiutano a comprendere la radice del perché ci sentiamo così e ciò che c’è dietro a queste emozioni.

Non accontentarti di nominare solo le perdite. Dai voce anche ai sentimenti che queste stesse perdite suscitano.

Apri il tuo cuore

Dar voce alle nostre perdite è il punto di partenza per affrontarle in modo giusto. Comprendere le nostre emozioni ci aiuta a capire ciò che abbiamo realmente perso. Ma una parte fondamentale di questo processo potrebbe essere quella di elaborare queste perdite insieme ad altre persone.

Un aspetto determinante dell’attuale crisi COVID-19 è che è universale. L’epidemia che stiamo vivendo è davvero globale – nessun angolo del mondo si salva. Anche se questi giorni hanno portato con sé un gran numero di perdite, ci hanno anche regalato un’esperienza comune.

È probabile che anche altri stiano vivendo esattamente quello che stai vivendo tu in questo momento. Cogli l’opportunità di condividere, elaborare e affrontare queste perdite insieme.

Inoltre, permettimi di suggerire che una parte fondamentale nell’identificare e affrontare perdite impreviste è quella di aprire il tuo cuore a Dio. Il libro dei Salmi nella Bibbia è pieno di preghiere e lamenti di frustrazione, sofferenza e desolazione. Se la Bibbia è vera, allora il Dio dell’Universo – che ha creato e governa ogni cosa - attende di ascoltare e rispondere alle nostre frustrazioni, consolandoci. Ma non solo, ci invita a venire da Lui proprio con il nostro dolore e la nostra delusione. 

Apri il tuo cuore agli altri ed elabora il tuo dolore. Ma prendi in considerazione di aprire il tuo cuore anche a Dio, concedendogli di darti conforto in questa situazione. 

Combatti per la speranza

Viviamo in un mondo distrutto, un mondo che non è giusto; un mondo di ingiustizia, di iniquità e di perdita. 

Vivere in questo mondo, accompagnato da perdita e dolore, è difficile. Ma questo non è ciò per cui siamo stati creati.

Quindi ci sono brutte notizie, ma anche buone notizie.

La brutta notizia è: la perdita, il dolore e la sofferenza sono intrinseci alle nostre esperienze quotidiane. Fanno parte della vita, sono inevitabili.

La buona notizia è che Dio non ci ha creati per tutto ciò. Ci ha creati per la perfezione, la libertà e l’abbondanza. E con il suo potere possiamo avere speranza sia nel presente che nel futuro.

La speranza nel presente deriva dal guardare Dio redimere le situazioni distrutte in cui viviamo. Questo non riduce il dolore della perdita che abbiamo subito, ma ci può dare speranza per il futuro.

La speranza nel futuro viene dal vedere che Dio ha fatto ciò che era necessario per spezzare il potere del peccato e portare restaurazione nel nostro mondo. E mentre il mondo rimane contaminato dalle conseguenze del peccato, Dio ha promesso di eliminare questa contaminazione nell’eternità. Questo è possibile solo grazie a Gesù e perché Dio ci ha amato così tanto da sopportare lui stesso il dolore della nostra rovina. Attraverso di Lui, speriamo in un futuro che non includa il dolore del presente. 

Quindi, dai un nome alle tue perdite. Dai voce alle tue emozioni. Apri il tuo cuore agli altri e a Dio. E aggrappati alla speranza.