UN RAPPORTO DISTRUTTO


Incontrarsi con Dio 3

Nel primo studio abbiamo parlato della storia, di un padre e dei suoi due figli, che Gesù ha usato per insegnarci come rapportarci con Dio. Abbiamo visto che tutti e due i figli hanno trattato il padre con disprezzo ed erano solo interessati a quello che potevano prendere da lui. Al contrario il padre amava i suoi figli profondamente e durante le varie fasi della storia si è dimostrato sempre disponibile a dargli quello che aveva. In questo studio esamineremo il problema fondamentale del nostro rapporto con Dio.

  • Che significato viene generalmente attribuito alla parola “peccato” nella nostra cultura?

Romani 1:18-25

“L'ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ingiustizia degli uomini che soffocano la verità con l'ingiustizia; poiché quel che si può conoscere di Dio è manifesto in loro, avendolo Dio manifestato loro; infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo essendo percepite per mezzo delle opere sue; perciò essi sono inescusabili, perché, pur avendo conosciuto Dio, non l'hanno glorificato come Dio, né l'hanno ringraziato; ma si sono dati a vani ragionamenti e il loro cuore privo d'intelligenza si è ottenebrato. Benché si dichiarino sapienti, sono diventati stolti, e hanno mutato la gloria del Dio incorruttibile in immagini simili a quelle dell'uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili.

Per questo Dio li ha abbandonati all'impurità, secondo i desideri dei loro cuori, in modo da disonorare fra di loro i loro corpi; essi, che hanno mutato la verità di Dio in menzogna e hanno adorato e servito la creatura invece del Creatore, che è benedetto in eterno. Amen.”

  • In questo brano quali sono le cose che fa’ Dio e quali sono le cose che fa’ l'uomo?

  • Come riassumeresti l’atteggiamento degli uomini verso Dio, secondo quanto viene detto in questi paragrafi?

  • Vedi le conseguenze di tutto ciò nella società di oggi? In che modo?

  • Puoi ritrovare alcune di queste cose anche nella tua vita?

Con la parola ‘peccato’ la Bibbia indica il seguente atteggiamento verso Dio: non onorarlo, escluderlo dalla propria vita e sostituirlo con altre cose. Al cuore del peccato c’è, infatti, il rifiuto di Dio e la volontà di organizzare la propria vita intorno a sé stessi. La Bibbia dice che tutte le espressioni del male derivano da questo atteggiamento. Questo brano della lettera ai Romani continua con un elenco di tutte le forme del male: l’avidità, l’odio, l’invidia, l’omicidio, la violenza, l’inganno, il comportamento maligno, la maldicenza, il parlare male degli altri, l’odio per Dio, l’insolenza, l’orgoglio, il vanto, l’ottusità, l’infedeltà alle promesse, l’essere senza cuore e il rifiuto di perdonare gli altri (vedi i versetti 28-31).

Salmo 14:1-3

“Lo stolto ha detto in cuor suo: ‘Non c'è Dio’. Sono corrotti, fanno cose abominevoli; non c'è nessuno che faccia il bene. Il Signore ha guardato dal cielo i figli degli uomini, per vedere se vi è una persona intelligente, che ricerchi Dio. Tutti si sono sviati, tutti sono corrotti, non c'è nessuno che faccia il bene, neppure uno.”

Salmo 5:4-6

...poiché tu non sei un Dio che prende piacere nell'empietà; presso di te il male non trova dimora. Quelli che si vantano non resisteranno davanti agli occhi tuoi; tu detesti tutti gli operatori d'iniquità. Tu farai perire i bugiardi; il Signore disprezza l'uomo sanguinario e disonesto.”

Salmo 36:1-2

“L'iniquità parla all'empio nell'intimo del suo cuore; non c'è timor di Dio davanti agli occhi suoi. Essa lo illude che la sua empietà non sarà scoperta né presa in odio.”

  • Cosa ci insegnano questi versetti sull’atteggiamento che le persone hanno verso Dio?

  • Perché le persone tendono a non riconoscere il proprio peccato o a non essere consapevoli della sua gravità, secondo quanto viene detto nel Salmo 36?

  • Che pensi di quello che viene detto in questi brani?

Isaia 59:1-2

“Ecco, la mano del Signore non è troppo corta per salvare, né il suo orecchio troppo duro per udire; ma le vostre iniquità vi hanno separato dal vostro Dio; i vostri peccati gli hanno fatto nascondere la faccia da voi, per non darvi più ascolto“.

  • Quali sono le conseguenze del peccato, secondo quanto viene detto in questi versi?

  • Qual è il problema?

  • Riesci a trovare un riscontro dell’atteggiamento descritto in questi versi nel mondo intorno a te?

In Romani 6:23 la Bibbia dice: “Perché il salario del peccato è la morte”, ovvero la conseguenza del peccato è la morte. La morte fondamentalmente significa separazione. A livello fisico veniamo separati dal nostro corpo. A livello relazionale veniamo separati dalle altre persone. A livello spirituale veniamo separati da Dio per tutta l’eternità. L’agonia della separazione eterna da Dio, che è la fonte di tutto ciò che è buono e della vita stessa, è quello che la Bibbia chiama ‘inferno’. Come abbiamo già visto Dio non desidera la morte e l’inferno per le persone. D’altra parte la morte non si può evitare a meno che no si risolva il problema del peccato.

  • A conclusione di questo studio come definiresti il peccato?


Il prossimo studio spiega il modo in cui Dio ha risolto il problema del peccato e delle sue conseguenze.


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