IL PIANO DI SALVEZZA DI DIO


Incontrarsi con Dio 4

Nello studio precedente abbiamo riflettuto sul peccato, che è il problema fondamentale fra noi e Dio.

  • Che definizione abbiamo dato del peccato?

La Bibbia dice che il peccato è alla radice di tutti i mali e che la conseguenza finale del peccato è la morte. Questa morte non è semplicemente il momento in cui il nostro cuore smette di battere, ma la Bibbia ne parla come di una separazione: la separazione dal nostro corpo, la separazione dagli altri e la separazione da Dio (da cui viene tutto ciò che è buono) per tutta l’eternità. Questo è quello che la Bibbia definisce come inferno. Questo è il nostro destino, a meno che non intervenga qualcuno che cambi questo stato di cose. Abbiamo visto che Dio ci ama e vuole liberarci dal peccato e dal suo giudizio. Dio desidera far parte della nostra vita e vuole che condividiamo tutto con Lui, proprio come il padre dei due figli nella parabola che abbiamo visto nel primo studio. Ma perché questo sia possibile bisogna prima risolvere il problema del peccato.

Il modo in cui Dio ha reso possibile tutto ciò è il tema di questo studio. Uno degli autori del Vecchio Testamento, che era un profeta ebreo, si chiamava Isaia. Visse 800 anni prima di Cristo e aspettava con fede il momento in cui sarebbe arrivato colui che ci avrebbe liberato dal giudizio di Dio, morendo al nostro posto. I seguenti versetti predicono il futuro e, nello specifico, parlano proprio della natura, del valore e del significato della morte di Gesù.

Isaia 53:3-8

“Disprezzato e abbandonato dagli uomini, uomo di dolore, familiare con la sofferenza, pari a colui davanti al quale ciascuno si nasconde la faccia, era spregiato, e noi non ne facemmo stima alcuna. Tuttavia erano le nostre malattie che egli portava, erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato; ma noi lo ritenevamo colpito, percosso da Dio e umiliato! Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui e mediante le sue lividure noi siamo stati guariti. Noi tutti eravamo smarriti come pecore, ognuno di noi seguiva la propria via; ma il Signore ha fatto ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti...

Tra quelli della sua generazione chi rifletté che egli era strappato dalla terra dei viventi e colpito a causa dei peccati del mio popolo?”

  • In che modo avrebbe dovuto soffrire Gesù, secondo questa profezia?

  • Che cosa avrebbe significato la morte di Gesù? Quale sarebbe stato il suo valore?

  • Considerato che Gesù è Dio fattosi uomo, cosa impariamo sul carattere di Dio, dal Gesù descritto in questa profezia?

Sebbene queste parole siano state scritte molto tempo prima che fosse perfino inventata la crocifissione, è impressionante constatare quanto la profezia di Isaia coincida con gli eventi riguardo la morte di Gesù! Il Nuovo Testamento della Bibbia spiega ulteriormente il significato della morte di Gesù.

Romani 3:19-28

Or noi sappiamo che tutto quel che la legge dice, lo dice a quelli che sono sotto la legge, affinché sia chiusa ogni bocca e tutto il mondo sia riconosciuto colpevole di fronte a Dio; perché mediante le opere della legge nessuno sarà giustificato davanti a lui; infatti la legge dà soltanto la conoscenza del peccato.

Ora però, indipendentemente dalla legge, è stata manifestata la giustizia di Dio, della quale danno testimonianza la legge e i profeti: vale a dire la giustizia di Dio mediante la fede in Gesù Cristo, per tutti coloro che credono - infatti non c'è distinzione: tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio - ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù. Dio lo ha prestabilito come sacrificio propiziatorio mediante la fede nel suo sangue, per dimostrare la sua giustizia, avendo usato tolleranza verso i peccati commessi in passato, al tempo della sua divina pazienza; e per dimostrare la sua giustizia nel tempo presente affinché egli sia giusto e giustifichi colui che ha fede in Gesù.

Dov'è dunque il vanto? Esso è escluso. Per quale legge? Delle opere? No, ma per la legge della fede; poiché riteniamo che l'uomo è giustificato mediante la fede senza le opere della legge.”

“La legge” qui si riferisce ai principi di Dio riportati nei primi cinque libri del Vecchio Testamento. Nel capitolo precedente della lettera ai Romani è comunque chiaro che per legge si intende la conoscenza dei principi di Dio che si può avere anche, per esempio, attraverso la propria coscienza.

  • Che cosa può fare la legge?

  • Che cosa non può fare la legge?

  • Come possiamo essere giustificati da Dio?

  • Che cosa fa Dio per giustificarci? Che cosa possiamo fare noi?

  • Chi può essere perdonato da Dio? Perché?

  • Come descriveresti, con parole tue, il modo in cui Dio ha risolto il problema del peccato?

  • Quali sono le implicazioni insite nell’affermazione che ‘la salvezza si ottiene per fede e non tramite le opere buone’?

  • Che cosa ci rivela questo brano sull’amore di Dio?

In questo brano la parola fede significa avere fiducia in Dio, credergli sulla parola. Il cuore del messaggio cristiano è che Dio ha preso l’iniziativa di far sì che potessimo essere riconciliati con Lui, perdonati di tutti i nostri peccati e che potessimo recuperare lo scopo eterno per cui siamo stati creati. Per appropriarci di questo meraviglioso piano di salvezza non dobbiamo far altro che accettarlo per fede e credere che Lui ha risolto il problema del peccato e della nostra colpa, attraverso la morte e la resurrezione di Gesù.

La resurrezione di Gesù è fondamentale per il Cristianesimo perché con la sua resurrezione Cristo ha vinto la morte e ha provato di essere Dio. E’ entrato nel nostro mondo come uomo, ma anche come Dio e, quindi con il potere di sconfiggere il peccato e la morte. Dato che Gesù non è solo morto, ma è ancora vivo, possiamo conoscerlo e avere un rapporto personale con Lui, proprio come con una persona viva – Cristo non è un’ideologia!

Inoltre è in base alla resurrezione che il Cristianesimo o regge o cade. L’apostolo Paolo, che ha scritto la lettera ai Romani che abbiamo appena letto, scrive infatti, che se Gesù non fosse risuscitato, allora i cristiani starebbero perdendo il loro tempo e sarebbero le persone più pietose della terra! (1 Corinzi 15 v. 19)

  • Che cosa hai trovato di nuovo per te in questo studio?

  • Come riassumeresti il messaggio cristiano, sulla base dei contenuti considerati in questi primi quattro studi?

Dio ci offre il perdono e una nuova vita. Noi possiamo scegliere se accettare questa offerta oppure rifiutarla. E’ la decisione più importante della nostra vita. La direzione della nostra vita e il nostro destino eterno dipenderanno dalla scelta che faremo.


Nei prossimi due studi parleremo di questa decisione e approfondiremo il significato del perdono di Dio e del rapporto che possiamo avere con Lui.


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